La linea di San Michele in Inghilterra: dalla Cornovaglia al Norfolk l’allineamento dei siti sacri attraverso la storia religiosa dell’uomo nell’interazione fra energie del Cielo e della Terra, in continuità con la linea nordovest-sudest dall’Irlanda ad Israele.
Vediamo ora un interessante incrocio di questa linea con un’altra, altrettanto famosa, ma un po’ più locale, e cioè la linea di San Michele in Inghilterra.
Vi sono aspetti comuni fra le due linee e anche differenze, come vedremo. La più evidente è l’orientamento, in quanto l’allineamento dei siti sacri a Michele in Inghilterra va da sudovest a nordest.
Con una certa approssimazione possono essere tracciate diverse intersezioni a livello di rilevamento radioestesistico, su una lunghezza in chilometri di circa 570 km, se si prendono come estremi Mount Saint Michael, in Cornovaglia, all’incrocio delle due linee e Hopton, all’estremo est, nel Norfolk, sul Mare del Nord.
Questa distanza però, rispetto alla linea Skelling-Armageddon, è decisamente più piccola, e la curvatura terrestre incide meno, per cui se se si cerca una linea tellurica, un cosiddetto “ley”, si possono facilmente trovare molti punti di interesse radioestestico e poi discriminare alcuni punti ancora più precisi coincidenti con l’allineamento celeste. La linea Mount Saint Michel-Hopton è orientata esattamente a 60° di azimuth da nord sulla posizione di levata del Sole al primo di maggio (festa di Beltane).
Su questa linea troviamo 10 siti sacri a cui viene associata la linea tellurica (“ley”) cosiddetta di san Michele, con una approssimazione non superiore a 5° rispetto ai 60° di riferimento astronomico:
Sito | Regione | Epoca di fondazione |
Burrow Mump, Saint Michael’s Church | Somerset | XV secolo |
Saint Michael’s Church, Othery | Somerset | XII secolo |
Saint Michael’s Church, Tor, Glanstonbury | Somerset | XI-XII secolo |
Stoke Saint Michael Church | Somerset | XII secolo |
Avebury | Wiltshire | Neolitico (4000-2500 a.C.) |
Ogbourne Saint George | Wiltshire | XI-XII secolo |
Saint Michael’s Church, Clifton Hampden | Oxfordshire | XI-XII secolo |
Royston Cave | Hertfordshire | XI-XII secolo |
Bury Saint Edmunds | Suffolk | Età del Bronzo (2100-750 a-C. |
Saint Margaret’s Church, Hompton | Norfolk | XIV-XV secolo |
In realtà la tradizione attribuisce a questo allineamento almeno 15 siti di cui alcuni di sicura importanza religiosa e culturale, ma con maggiore approssimazione rispetto alla direzione azimutale di 60° da nord (ad esempio Carn Le Boel si trova a 89°) ma ciò non inficia alcun ragionamento: sappiamo che il canale energetico terrestre (denominato Il Serpente da Paul Broadhurst e Hamish Miller) si muove con le sue spire e può essere “ricondotto” attraverso tecniche di agopuntura terrestre (megaliti nel neolitico, torre e chiese nel medioevo) ad una linea pressochè retta, in allineamento con determinate posizioni solari, in determinati momenti, gettando così i ponti spazio-temporali fra Cielo e Terra.
Come abbiamo già visto per la linea Skelling-Armageddon che ci porta a stabilire un collegamento fra il tellurico e il celeste, anche per la linea Mount Saint Michael-Hompton vi è una sincronicità importante col ciclo solare. Infatti le due linee hanno una differenza azimutale angolare di 60° e se verifichiamo la posizione azimutale della levata eliaca del 1 maggio, questa è 63°53′ nel 2020, cioè oggi, ma 4000 anni fa circa, tenuto conto della precessione degli equinozi, il Sole si trovava esattamente a 61°35′ da nord, allineato con il primo punto (Mount Saint Michae) e con altri 4 il cui azimuth coincide quasi al primo:
sito | Lat. N | Long. | Azimuth |
Burrowbridge Mump | 51° 4′ 6.24″ | 2° 55′ 13.76″ W | 61° 15′ 32.04” N° |
Saint Michael’s Church, Othery | 51° 4′ 50.16″ | 2° 52′ 58.8″ W | 61° 15′ 32.04” N |
Glanstonbury | 51° 8′ 54.6″ | 2° 42′ 50.4″ W | 61° 15′ 32.04” N |
Stoke Saint Michael Church | 51° 13′ 15.6″ | 2° 28′ 54.84″ W | 61° 15′ 32.04” N |
Vediamo che anche nel caso di questo allineamento possiamo fare lo stesso tipo di analisi storico-religiosa, e cioè interpretando i siti sacri come una prodigiosa testimonianza di sincretismo, che ha portato il Cristianesimo a racchiudere in sé i contenuti espressi dalle credenze, miti e religioni protocristiane del sud d’Inghilterra. Dobbiamo però individuare anche qualche aspetto differente e forse anche più intrigante: infatti se fra Skelling e Armageddon siamo riusciti a trovare le radici del culto micaelita nel pantheon greco-romano e celtico, qui in Inghilterra possiamo tranquillamente spostare l’orologio del tempo solare ancora più indietro, fino alla civiltà del neolitico, intercettando i siti megalitici proprio sulla linea di San Michele.
Questa differenza temporale fra le religioni più antiche e quella cristiana che comunque va ad integrarle, è scandita dal ciclo solare fissato alla data di Beltane, fondamentale nel calendario celtico, ma anche in quello cristiano (ricordiamo che il 1 maggio inizia il mese mariano). L’angolo azimutale raddoppia se si passa al tempo scandito dalle feste natalizie segnate dal solstizio d’inverno: infatti dall’orientamento a 60° NE passiamo a 120° SE sulla croce micaelita (angoli azimutali per convenzione riferiti all’orizzonte locale a partire da nord) . Le due levate eliache, quella del primo maggio e quella del 23 dicembre rappresentano due sincronicità fondamentali del ciclo Terra-Sole nelle quali il Divino si incarna con forma e direzione diversa, ma sempre costante nella sua dimensione celeste superiore.
Infatti il ciclo solare stagionale ritorna sempre su se stesso, ma mai esattamente allo stesso posto, a causa della precessione degli equinozi. Si tratta quindi di un movimento circolare a spirale che ci consente di avere una prospettiva dell’evoluzione cosmica anche rapportata a quella umana.
Possiamo “valutare” il significato dello spostamento azimutale dal 1 maggio al 23 dicembre, ovvero l’angolo fra le due direzioni micaelite che formano la spada, come il segnale del cambiamento e della trasformazione innescati dalla Luce di sudest, la più potente di tutte e otto le direzioni della Bussola, come Michele che è il più potente di tutti e otto gli Arcangeli.