Guarire col Feng Shui significa riconoscere nella nostra casa un “disegno” che ci rappresenta, una forma segreta della nostra anima (Gestalt) che ci consente una realizzazione profonda, superiore ai criteri architettonici-abitativi, grazie anche alle applicazioni astrologiche.
Sia l’astrologia, sia il Feng Shui sono comprensibili attraverso grafici e disegni, anzi, proprio questi strumenti sono la chiave sia pratica che teorica per lavorare ed applicare i due sistemi alla progettazione e realizzazione dei nostri ambienti, beninteso sia interni (case e appartamenti), sia esterni (aree verdi in genere, come terrazzi e giardini).
Le due figure geometriche di riferimento principali sono il cerchio e il quadrato, che rappresentano in entrambi i sistemi il Cielo e la Terra, rispettivamente; molto si è detto, anche su questo sito-web, dell’equilibrio fra questi due archetipi universali, equilibrio sul quale si fonda la teoria yin-yang del Taoismo.
In questa sede però vogliamo andare al di là di questa dualità archetipica, e cercare al suo interno gli elementi caratteristici di ognuno, gli aspetti che denotano il “disegno” che ci siamo scelti per la nostra realizzazione come essere umani e che passa dunque anche per la costruzione dell’ambiente che più strettamente ci circonda, e cioè lo spazio della nostra casa.
Se qualcuno ha utilizzato un software astrologico avrà visto che è possibile proiettare tre cerchi astronomici: eclittico, equatoriale e azimutale e successivamente tracciare, all’interno di questi, una ridda di figure geometriche che collegano i vari punti, consentendo poi complesse interpretazioni. Allo stesso modo all’interno della Bussola Cinese, ed in particolare del Ba Gua ovvero le Otto Direzioni, si trova orientata la pianta del nostro ambiente con le sue stanze, i suoi corridoi e i suoi angoli e frecce segrete (Sha Qi).
Trovare un collegamento profondo fra queste forme e il disegno del Destino, del nostro “daimon“, che ci accompagna nel nostro percorso terreno è la chiave di volta per una felice realizzazione Feng Shui nelle nostre case e quindi anche nella nostra anima, per questo motivo l’articolo si intitola “Guarire col Feng Shui”.
Siamo tutti d’accordo che siamo noi gli artefici del nostro destino, ma sappiamo anche l’impresa è tutt’altro che semplice, per cui abbiamo bisogno di molti aiuti lungo il percorso, fondamentale in questo senso è l’assistenza del daimon nascosto dentro di noi che ci porta ad “incontrare” e a “scoprire” fuori di noi qualcosa che dentro di noi è celato fin dall’inizio della nostra esistenza.
Così appaiono come luci sul sentiero della autorealizzazione i domini di conoscenza antica come ad esempio l’astrologia che proprio come fondamento hanno quello che si può definire la ghianda che racchiude tutta la quercia: l’oroscopo che fornisce indicazioni sul potenziale realizzativo dell’individuo.
Una delle sue applicazioni è quella “geografica” che ci consente di trasporre il tema natale sull’orizzonte terrestre e quindi entro la Bussola Cinese, così da studiare la nostra casa attraverso il nostro oroscopo e dedurre tutte le risonanze fra i due “disegni”.
Ci potremmo così accorgere che esiste una distanza fra ideale e reale, fra quello che vorremmo essere e quello che siamo, fra la casa dei nostri sogni e l’ambiente dove viviamo.
Spesso la sola lettura dell’oroscopo non fa che rafforzare le resistenze interiori, inconsce, al cambiamento; lavorare col Feng Shui, invece, con l’ausilio del tema natale, ci fa bene perché ci rende artefici del nostro destino, attori partecipi della nostra vita e costruttori del nostro spazio esterno ed interno: ecco cosa significa guarire col Feng Shui.
E’ importante quindi questo lavoro”step by step” col Feng Shui in casa, aumentando la consapevolezza che ad una linea “giusta” di energia propizia in casa corrisponde un riflesso sottile nell’universo, in quanto si crea una risonanza, un accordo vibrazionale fra microcosmo e macrocosmo, attestato dal grafico del nostro tema natale che si armonizza all’interno della casa e sintonizza così spazio e tempo.
Questa sincronizzazione è lo scopo ultimo del “daimon”, il nostro ponte fra Terra e Cielo, sostegno della nostra anima nell’incarnazione terrena.