Il quadro astrale del Capodanno 2021 visto attraverso la posizione di Aldebaran la stella guardiana di Michele Arcangelo.
Da sempre nella tradizione antica la stella Gigante Aldebaran ha avuto un ruolo fondamentale nelle interpretazioni del quadro astrale; l’Occhio di Horus è stato considerato sin dal tempo dei tempi uno dei punti angolari della Galassia, posto nella costellazione del Toro sul coluro equinoziale in opposizione ad Antares. Nonostante la precessione degli equinozi abbia fatto “slittare” le 4 stelle guardiane dei Sumeri fuori dagli assi solstiziali ed equinoziali, la loro posizione è ancora oggetto di attenzione da parte degli studiosi del Cielo. Come lo Zodiaco si è dissociato dalle costellazioni che lo compongono, sempre per lo stesso fenomeno precessionale, ma ne ha conservato la sua valenza archetipica, così pure le 4 stelle sono rimaste Guardiane della Galassia e associate, secondo la tradizione cristiana, ai quattro arcangeli.
Attribuire a Michele Aldebaran è un’operazione esoterica complessa poiché questa stella, attualmente seconda solo a Sirio in luminosità, incarna la potenza divina dei grandi misteri egizi, a cui anche Mosè e Gesù Cristo erano stati iniziati.
Siamo però abituati a riconoscere un valore sincretistico nelle varie figure sacre del Cristianesimo che pur consolidato nel suo aspetto principalmente monoteistico, racchiude in sé uno sfaccettato pantheon: dalla Madonna Nera-Diana a Michele-Thor-Ares possiamo cogliere gli archetipi dell’inconscio collettivo celati nelle trasmutazioni storiche delle religioni.
Vediamo ora di valutare la posizione di Aldebaran la stella guardiana di Michele, il 1 gennaio 2021 quando si trova a culminare nuovamente alla mezzanotte come stella guardiana più alta nel cielo (ci sarà solo Regulus sopra l’orizzonte insieme ad Aldebaran, mentre Antares e Fomalhaut non saranno visibili).
Come si può vedere dal grafico Aldebaran si troverà a 245°49′ di azimuth da nord (65°49′ da sud in tabella), quindi esattamente a sudovest e ad un’altezza sull’orizzonte di 37°26′. Se usiamo la simbologia della bussola cinese, la Stella sta transitando nel settore Terra del Ba Gua.
Si può interpretare come un ritorno della stella nella sua casa, il Toro caratterizzato dall’energia Terra, che richiama le forze ctonie/telluriche, dominate, come sappiamo, da Michele. Così l’Arcangelo si impone alla nostra attenzione come il Divino che può aiutare l’uomo a trovare di nuovo il controllo della materia e della natura usando armonia e rispetto, dopo che esse, sottoposte alla violenza e allo sfruttamento, si sono ribellate.
Come rimedio Feng Shui si suggerisce di posizionare nell’angolo sudovest la Pagoda Cosmica nella versione celeste superiore detta “Pagoda a cinque elementi” detenuta dal Protettore Cosmico Vaisravana (Re Celeste del Nord). La versione principale della “Pagoda dei cinque elementi” possiede nove livelli anziché cinque. Questo importante amuleto cerca l’assistenza delle “Energie Cosmiche” per polverizzare le forze negative e liberare i percorsi bloccati che aprono ad un anno più fluido e meno aggravante. Avendo un grande controllo sugli elementi cosmici, queste pagode proteggono da perdita di ricchezza, di carriera, di salute e dal terribile potenziale di fatalità e crisi economica. L’amuleto è costituito dai 5 metalli di base, ovvero oro, argento, ferro, bronzo e rame che rappresentano i 5 pianeti cosmici Mercurio, Venere, Marte, Giove, Saturno. Nelle pagode sono presenti 8 oggetti di buon auspicio, 4 guardiani celesti, il simbolo della longevità e il loto della purezza. D’altra parte, la piastra a 5 elementi presenta il “ciclo produttivo” di 5 elementi, 5 esagrammi di Chien (Il Grande Metallo) ed è consacrata col mantra della Dea dell’ombrello bianco. È questa la “modalità produttiva” dei 5 elementi che detiene la chiave per bilanciare efficacemente gli elementi deboli o mancanti di uno spazio quando non è sincronizzato, e quindi rimediare ai conflitti e agli squilibri elementali, ruolo che copre anche Aldebaran la stella guardiana di Michele.