Il Fengshui nella geografia cinese: le principali caratteristiche morfologiche del paesaggio della Cina, monti e fiumi, lette secondo il Fengshui. I due grandi draghi d’Italia. Il Monte Kunlun Asse del Mondo in analogia con altre visioni mitologiche.
Il monte Kunlun Asse del Mondo, secondo la tradizione cinese, punta direttamente alla costellazione dell’Orsa Maggiore, rappresenta quindi la direzione verso il polo nord celeste e il canale di comunicazione fra Terra e Cielo. La montagna cosmica cinese è il riferimento principale dell’interpretazione simbolica Fengshui della orografia del territorio cinese, da cui si diramano in direzione est-ovest le tre più importanti catene montuose, i “Draghi-Ramo”, denominati rispettivamente Drago Settentrionale, Centrale e Meridionale e divisi dal corso dei 4 principali fiumi cinese: Huanghe o Fiume Giallo, Yangze o Fiume Azzurro, Huai e Han.
Un’altra visione Fenghsui legge il paesaggio cinese come un unico drago che scaturisce dal monte Kunlun Asse del Mondo, intepretando quindi le catene montuose come spire della stessa entità-drago, ma la visione rimane sostanzialmente la stessa.
In Italia potremmo leggere il macro-paesaggio Fengshui costituito da due grandi Draghi uno in direzione ovest-est e uno in direzione nord-sud costituiti da Alpi e Appennini rispettivamente, separati dal fiume Po che forma la pianura Padana, grande bacino di raccolta del Qi proveniente dal Drago delle Alpi e dai corsi d’acqua che da esso scaturiscono. L’equivalente del monte Kunlun Asse del Mondo potrebbe essere riconosciuto nel Monviso, la montagna più alta del Piemonte da cui nasce il Po, ma altrettanto valida potrebbe essere una lettura diversa che riconosce la Dora Baltea come il fiume più importante in quanto le sue sorgenti sono situate sul Monte Bianco che con i suoi 4800 m è il Drago più alto d’Europa.
Un aspetto interessante da evidenziare è che l’elemento principale del paesaggio Fengshui della Cina, cioè il monte Kunlun Asse del Mondo, è presente in molte mitologie appartenenti alle più svariate tradizioni. “Il Mulino di Amleto” di Giorgio de Santillana e Hertha Von Dechend è un saggio molto completo che si occupa di riconoscere questo elemento di fondamentale importanza per l’equilibrio della Terra nascosto nell’immaginario collettivo dei racconti e dei miti di tutto il mondo.
Dal monte Meru degli indiani al “moto interno dell’albero cosmico” secondo gli africani, da Horus e Seth intenti a trapanare una paletta in una zangola che ci riportano alla “Frullatura dell’Oceano di Latte” (la via Lattea, allineata al polo nord celeste) descritta nel Mahabharata dove il monte Mandara viene usato come perno o paletta da zangola, possiamo trovare una serie di miti che sostanzialmente utilizzano lo stesso linguaggio simbolico di base, ovvero un asse attorno al quale ruota un cerchio, riferimenti geometrici elementari che delineano le misure del tempo e dello spazio, sui quali si fonda il nostro Universo.