La linea tellurica dell’arcangelo Michele: storia dello spirito e allineamenti tra Cielo e Terra in una visione magica nel tempo e nello spazio.
Un successivo approfondimento sull’allineamento di san Michele in Inghilterra segue la stessa metodologia di questo articolo e ne calcola l’orientamento esatto secondo gli azimuth dei siti.
Dopo gli ultimi fotogrammi di Star Wars episodio 7, anche l’esoterico allineamento che da centinaia di anni avvinceva più o meno ristrette cerchie di “adepti”, si è svelato al grande pubblico, o, almeno, il punto iniziale della linea , e cioè il suggestivo profilo dell’isola di Skelling Michael, a largo delle coste irlandesi.
L’anno del primo insediamento su Skelling ad opera di monaci protocristiani è il 588 D.C. Poco prima si sono sviluppati luoghi di culto micaelico presso il monte di San Michele in Cornovaglia (495 D.C.), il monte Sant’Angelo in Puglia (490 D.C.) e nell’isola di Symi in Grecia (450 D.C.) .
La linea tellurica dell’arcangelo Michele si completa con altri due luoghi di culto che sorgono in tempi successivi: il primo presso Mont Saint Michael in Normandia (706 D.C.) e il secondo sul monte Pirchiriano in val di Susa con l’inizio della costruzione della Sacra di San Michele (966 D.C.).
Un discorso a parte merita il settimo punto che è la chiave di questo allineamento, si tratta del monte Armageddon lungo la catena del monte Carmelo in Israele.
Parte della tradizione micaelica attribuisce il settimo punto al monastero del monte Carmelo, si tratta di una attribuzione erronea per quanto densa di significati in quanto il monte Carmelo è luogo sacro; infatti si narra che qui sia vissuto il profeta Elia, che ebbe la visione della venuta della Madonna e come lei fu assunto in cielo. Su questo monte si sviluppa successivamente la tradizione mariana della Madonna del Carmelo. Fatto sta che la linea dei sei punti sopracitati, che percorre 4200 km da Skelling sulla superficie curva della terra, può essere tracciata senza un grande errore facendola passare per il monte Carmelo, ma poco più a sud sempre su questa catena montuosa si trova il monte Armageddon, attualmente Tel Megiddo, la cui posizione consente di tracciare una linea altrettanto precisa rispetto ai restanti punti, come verrà dimostrato successivamente. A confortare questa ipotesi geografica, si tenga presente che il monte Armageddon, già teatro di battaglie e sito archelogico importantissimo, è il luogo citato dall’Apocalisse di Giovanni in cui si terrà lo scontro finale fra le forze del Male e quelle del Bene, guidate dall’arcangelo guerriero per eccellenza, e cioè l’arcangelo Michele. Vedremo comunque nella parte finale dell’articolo che le energie in gioco sono due, una solare e una lunare; pertanto anche il ruolo del monte Carmelo e del culto Mariano trova una sua precisa spiegazione.
Ecco quindi che si incontrano passato e futuro su questa linea sincronica: dagli insediamenti neolitici di Tell Megiddo ai guerrieri Jedi di Star Wars c’è un filo conduttore che ci riporta dunque a Skelling dove si erano insediati monaci irlandesi celtici.
Il nome gaelico dell’isola è Sceilig Mhichíl mentre le rocce che dominano il paesaggio e costituiscono il materiale da costruzione delle piccolissime celle monacali sono Arenarie del Devoniano (era geologica databile intorno a 390 M di anni fa) dal colore tipicamente rosso.
Dal punto di vista geografico il sito è distante 4200 km da Megiddo e l’azimuth calcolato con un programma di trigonometria sferica è pari a 134°N. Tutti gli altri punti hanno un azimuth con Megiddu compreso entro 9° gradi di approssimazione per cui l’allineamento è pressochè perfetto. Altro aspetto interessante è che la principale direzione di apertura dell’antico insediamento è compresa fra 90° e 120°, ovvero fra est e sudest, rivolta cioè verso il sole che sorge ma anche verso Israele.
Veniamo ora al secondo punto della linea tellurica dell’arcangelo Michele: St.Michael Mount che si trova sull’isola di Iktis in Cornovaglia (Karrek Loos y’n Koos in cornico). Il culto micaelico è legato ad una abbazia benedettina, andata poi distrutta, nata in tempi successivi all’insediamento micaelita in Bretagna per ricordare un’apparizione dell’arcangelo datata 495. Del culto è superstite la chiesa (foto in alto a sinistra) inclusa attualmente nella fortezza del XVI secolo.
Dal punto di vista geografico il sito dista 3850 km da Megiddo e anche qui l’orientamento azimutale è simile agli altri (132°N) mentre la chiesa è orientata esattamente ad est. La geologia è riconducibile ai graniti del Devoniano (410 M di anni fa).
Il terzo punto che attraversa la linea tellurica dell’arcangelo Michele è uno dei più famosi, forse quello turisticamente più frequentato: si tratta del Mont Saint Michael in Normandia, una icona paesaggistica della Francia settentrionale.
In realtà il nome originario del monte cela il culto precedente a quello micaelita, che come detto risale al 700 D.C.: il sito era sede di riti celtici ed era considerato la tomba del dio Beleno. Nel medesimo luogo venne poi venerata la Madonna Nera, la Regina del Mondo Sotterraneo. Ecco quindi le ragioni per le quali possiamo pensare che questo monte, come molti altri per altro, era ritenuto uno degli ingressi agli Inferi.
Mont Saint Michael, il cui nome bretone è Menez Mikael ar Mor, dista dall’Armageddon 3520 km con un azimuth di 131°N. Il substrato geologico dell’isola è costituito da Leucogranito (525 milioni di anni fa) del Cambriano.
La chiesa sulla cima del monte dedicata a San Pietro è orientata a 260°N, circa ad ovest.
Dopo tre punti in aree nordeuropee, entriamo in Italia attraverso la val di Susa al cui imbocco troviamo il monte Pirchiriano sul quale verso l’anno 1000 viene edificata la Sacra di San Michele. L’origine del nome è discussa: potrebbe essere Porcarianus (per i maiali che allora pascolavano) o Pir-Kyrianos (Fuoco del Signore, il globo di fuoco che appare al fondatore della Sacra), ma le interpretazioni non si escludono, spesso in questi luoghi alle stratificazioni storiche si sovrappongono quelle linguistiche e viceversa.
L’aspetto interessante per la nostra analisi è che dopo tre siti sul mare e geologicamente molto antichi, registriamo due luoghi “alti”. In particolare la Sacra posta a 962 m sul livello del mare è in assoluto il punto della linea più elevato e il più lontano dal mare. Dista da Armageddon 2760 km ed il substrato geologico è costituito da Serpentiniti e Serpentinoscisti antigoritici (Mesozoico, 250-65 M di anni fa), significativamente più recenti delle geologie dei tre siti nordeuropei. L’azimuth della Sacra è 128°N con Megiddu e la direzione della chiesa è 270°N (Ovest). Forse per le caratteristiche naturali del sito, adatto al ritiro spirituale, la Sacra è ancora oggi a tutti gli effetti un monastero alla cui guida dal 999 ad oggi sono stati numerosissimi abati e poi in tempi recenti l’ordine dei padri Rosminiani tuttora presenti.
Ci avviciniamo al Mediterraneo con il quinto punto della linea, Monte Sant’Angelo, anticamente monte Drion o monte Gargano in Puglia, secondo sito più elevato con 796 m sul livello del mare, è probabilmente il luogo micaelico più antico. La sua fondazione viene fatta risalire al 490 D.C. , in una grotta geologicamente appartenente al periodo Cretaceo (65 M di anni fa), già sede di culti pre-cristiani. Giova qui ricordare che nell’alto medioevo e cioè nel primo periodo di espansione della fede cristiana, le figure degli Arcangeli, presenti già nell’Antico Testamento e confermate dalla Chiesa Cristiana, sono risultate molto utili nel sostituire gli dei pagani nelle varie aree geografiche. Così assistiamo alla riconfigurazione dei caratteri guerrieri di Odino-Wotan del pantheon celtico e dei caratteri taumaturgici di Asclepio-Apollo del pantheon greco, per non dimenticare quelli di Ermes Psicopompo, in un unico personaggio, l’arcangelo Michele.
Per quanto riguarda la posizione sulla linea, Monte Sant’Angelo ha un azimuth con Megiddu di 126°N; la sua distanza da Armageddon è 1970 km mentre la chiesa è direzionata a nord. Difficile calcolare l’esposizione della grotta.
Infine il sesto punto prima di Armageddon è l’isola di Symi, poco a nord di Rodi, con il suo monastero ortodosso presso Panormitis, posto al livello del mare, con una geologia presumibilmente costituita da sedimenti marini calcarei recenti.
Si tratta del punto più vicino ad Israele (800km) con un azimuth con Megiddu di 125°N e dalla costruzione relativamente più recente (1100 D.C.) anche se l’epoca della visione viene riportata al 450 D.C.
Dopo questo excursus sui sette siti, non rimane che chiedersi se e quale significato abbia questa linea, qui sotto evidenziata, che non appare rettilinea poichè è da tenere in conto la curvatura terrestre, come invece è stata fatto grazie ad un programma di calcolo di trigonometria sferica, verificato con ArcGIS, la cui applicazione ci consente di riportare una tabella in cui sono indicate le distanze angolari dei sei monasteri rispetto a due luoghi: Megiddu e Monte Carmelo. Essi sono distanti fra loro pochi chilometri per cui non vi è differenza significativa se si sceglie l’uno o l’altro per calcolarne la distanza angolare dai monasteri, il che ci fa dedurre che il termine finale della linea sia in ogni caso Israele.
Luoghi | Longitudine | Latitudine | azimuth su Megiddu | azimuth su Monte Carmelo | |
Mt. St. Michel | -1,54623 | 48,62449 | 131,28388 | 131,13103 | |
Sacra di S. Michele | 7,34004 | 45,09637 | 128,34122 | 128,13917 | |
S. Michele Arcangelo | 15,95482 | 41,70807 | 126,37788 | 126,09608 | |
M.te Megiddo | 35,17555 | 32,58002 | |||
Skelling Michael | -10,53861 | 51,77222 | 134,10124 | 133,97814 | |
St. Michael’s Mount | -5,47750 | 50,11583 | 132,63635 | 132,49874 | |
Greek Orthodox Monastery of Taxiarchis Mihail Panormitis | 27,84611 | 36,54833 | 125,36483 | 124,72260 | |
Monte Carmelo | 35,04839 | 32,74273 |
Secondo questi dati geografici possono essere fatte diverse ipotesi, essenzialmente di due tipi.
La prima è quella che cerca di trovare una connessione fra macrocosmo e microcosmo. Si apre quindi un capitolo astronomico complesso nel quale possono essere prese in considerazione numerosissime variabili, a partire dalle 4 stelle regali che tradizionalmente vengono associate ai 4 arcangeli, fino ai punti solstiziali ed equinoziali ed ad altri punti importanti come il centro galattico.
Scelte le variabili si tratta di verificare su una scansione temporale invero piuttosta vasta come vanno a configurarsi rispetto all’allineamento i punti celesti.
Nell’esempio qui sotto vediamo il Sole al tramonto allineato esattamente a ovest all’asse principale della Sacra all’equinozio di primavera dell’anno 999 mentre Aldebaran, la stella che corrisponde all’arcangelo Michele e governa il punto cardinale dell’est, si trova a 30° circa dal Sole.
L’interpretazione astronomica più semplice è quella che il Sole in levata al solstizio d’inverno si trova a 125°N di azimuth alla latitudine di 45°N (con una variazione di qualche grado allle latitudini più alte), in ogni caso con buona precisione posizionato sull’allineamento geografico dei sette siti sacri: questo spazio-tempo nei luoghi sacri di Michele e Apollo, diventerebbe ancora più importante, perchè la data del 21 dicembre si associa alla nascita di Cristo, simbolo solare e guaritore per eccellenza. Con il Sole che entra in Capricorno incomincia il nuovo ciclo stagionale e si celebra il ritorno della Luce che coincide con l’inizio del Nuovo Anno. Tutti i sette punti della linea al solstizio del 21 dicembre vengono illuminati dal Sol Invictus.
Anche senza corrispondenza astronomica però si potrebbe ricondurre la linea ad una forma terrestre con valenza celeste, secondo un tipico parallelismo Feng Shui. Le forme che possono essere riconosciute sono quelle della spada e della croce, aggiungendo un braccio come nel disegno seguente:
In questo esempio, il secondo allineamento è composto dai seguenti siti: Monastero di Santa Maria de Monfero in Galizia, Nantes in Bretagna, Parigi, Liegi in Belgio e Hildesheim in Germania. I siti sacri comprendono quattro chiese dedicate a san Michele e un monastero mariano. Questa linea formerebbe il lato corto della Croce o l’elsa della spada di Michele.
Vi sono in realtà molti centri sacri dedicati all’arcangelo Michele e pertanto numerose sono le combinazioni geometriche possibili ma, rimanendo sulla direzione rettilinea con azimuth vicini alla linea dei solstizi, si aggiungono ai canonici sette punti: Lucca (chiesa di san Michele in Foro), Firenze (Orsanmichele), Perugia (chiesa di san Michele arcangelo) e Roma (Castel Sant’Angelo), senza dimenticare due punti minori a livello artistico-architettonico come la chiesa di San Michele in Castiglione Garfagnana e il ponte di San Michele al Serchio in provincia di Lucca.
Se consideriamo inoltre le coppie di linee sincroniche come suggerisce per esempio Sig Lonegren, una maschile ed una femminile, allora possiamo anche rincorrere la linea di Michele insieme a quella di Maria non in linea retta e trovarne i passaggi anche a Parigi Notre Dame, a Delphi (Apollo=Michele) e Atene (Athena=Maria). Il terminale della linea maschile yang “San Michele” sarebbe il monte Armageddon, mentre il terminale della linea gemella yin femminile “Maria” sarebbe il monte Carmelo. Questa ipotesi è confermata da Letizia Garozzo nel suo affascinante articolo cabalistico su Michele Arcangelo quando cita i riferimenti numerologici di monte Megiddu e monte Carmelo, il 10 e il 16 rispettivamente, la cui somma dà 26, il Tetragramma.
Su “Mistery Hunters” le due linee (Ley lines) sono spiegate ed illustrate.