Feng Shui a Torino

Torino:  una città affascinante, storica ed esoterica dai mille volti, ma qual è il suo Feng Shui, fra strade diritte, fiumi e colline curvilinee e nuovi grattacieli?

Nonostante si parli di Torino come di città ‘severa’ ed ‘austera’ dal punto di vista architettonico – e non è che non ci siano motivi per sostenerlo – la visione dall’alto e anche la prospettiva dei numerosi lungofiume che serpeggiano collegando i numerosi parchi torinesi, ci fa capire che a Torino di curve ce ne sono tante…..

Torino curvilinea

Le spire del Drago della collina si insinuano eleganti a creare una cortina alla squadrata geometria del castrum romano sulla quale la severa Torino appare costruita.

 Feng Shui
il Drago della Collina di Torino – Ph by Fabio Petrella
Feng Shui
Madonna del Pilone: un esempio di armonia fra paesaggio naturale e urbano – Ph by Fabio Petrella
Torino e Feng Shui
Carta di Torino – Elaborazione di Fabio Petrella

In realtà ci sono numerose viste che ci portano a scoprire come i Draghi della Montagna e della Collina appaiano improvvisamente lungo le direttrici est-ovest della città.

Torino e Feng Shui
Scorcio della collina di Torino da via Oropa – Ph. by Fabio Petrella

Siamo di fronte quindi ad una linearità che si mescola al curvilineo, in un sapiente alternarsi tipico delle Forme d’Acqua del Feng Shui. E come ci insegna il Wu Xing l’elemento che si armonizza meglio è il Legno, la Vegetazione che rende Torino una delle città più verdi d’Europa, grazie anche ai numerosi corsi d’acqua che la attraversano e alla pianificazione sapiente del verde pubblico sin da tempi antichi.

Cosa ci fanno allora due classici grattacieli moderni fatti di vetro acciaio e cemento su uno skyline fino ad oggi dominato solo da una figura eretta che è la Mole Antonelliana (se vogliamo rimuovere dall’occhio l’orrenda torre rossa di piazza Castello)?

Torino piazza Castello – By Zairon – Own work, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=113463905

Una Mole che con la sua cupola propone anche lei un’alternanza sapiente di curvo e dritto. E invece due parallelepipedi buttati a caso sul tessuto urbano non sembrano armonizzarsi molto come fa invece la Mole con i Draghi che circondano Torino.

Forse la creazione di un polo ‘moderno’ come è stato Italia 61 e le invenzioni di Nervi, sarebbe stato qualcosa di più saggio dal punto di vista urbanistico ed estetico, anche per chi non conosce il Feng Shui e la sua arte di seguire le curve naturali.

Progetto di Italia 61 – Il Palazzo a Vela (Palavela) e la monorotaia in attività nel 1961 in una foto di Paolo Monti – Di Paolo Monti – Disponibile nella biblioteca digitale BEIC e caricato in collaborazione con Fondazione BEIC.L’immagine proviene dal Fondo Paolo Monti, di proprietà BEIC e collocato presso il Civico Archivio Fotografico di Milano., CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=48053919

A Milano esiste un polo grattacieli dalla forma curvilinea:

Porta Nuova District – Milano – By Angelino1975 – Own work, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=82558066

E invece l’unico polo di costruzioni alte creato in tempi recentissimi a Torino è questo:

La torre est è alta 74 metri ed è stata progettata dallo studio AI, insieme alla parte di isolato che si affaccia sul parco

Spina 3 non lascia molto spazio alla leggerezza (prevalgono le forme piatte Terra) ma sicuramente non compete in altezza con i due monoliti che per ora svettano, senza molta approvazione e non solo dal Feng Shui, eretti nel cielo di Torino.

ll grattacielo della Banca Intesa Sanpaolo, Di Uccio “Uccio2” D’Ago…, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=59462496